La nostra casa a Cesenatico

Aprile 2024.

Finalmente cominciano i lavori di demolizione della vecchia casa e il nostro progetto, tanto desiderato, può diventare realtà. Vedere la casa demolita e questo grande spazio vuoto, confesso che mi spaventa un po'. 

Mi metto nei panni dei miei clienti quando mi chiedono con apprensione: "Verrà bene?". Cerchiamo sempre di presentare dei render o degli schizzi che mostrino come sarà il progetto. A volte è frutto della nostra creatività, altre volte è il compromesso della volontà e della visione nostra e dei nostri clienti con una moltitudine di vincoli.

Quello che cerchiamo di fare sempre è rispettare i desideri del cliente, della sua idea di casa e delle sue esigenze. 

Adesso, per la prima volta, il lavoro l'abbiamo fatto su di noi; ci siamo chiesti cosa potesse servirci ora e nel tempo. Alcune parti le abbiamo pensate modificabili, sulla base delle esigenze che la vita ci porterà. Perché la casa è un progetto di vita.

Così comincia il progetto. Si tracciano linee su quel foglio di carta, come sulla tela di un quadro. Ci sono solo i confini del lotto, che ci impongono di lavorare su quello spazio, in quel luogo, e c'è la sagoma della casa vecchia, di quella casa che abbiamo abitato per più di cinque anni, a cui ci siamo affezionati e che oggi vediamo scomparire in un paio d'ore sotto i colpi della ruspa. Ci siamo fermati spesso a meditare su quello spazio, sul nostro pezzetto di terra così sfaccettato e complicato, con quella parte di casa all'angolo della via così terribilmente spigolosa, che volevamo "addolcire". 

Fare, disfare e rifare ancora, poi arriva l'idea che mette a terra il sogno, che lo rende concreto. 

In alcune parti volevamo fare qualcosa di diverso da ciò che verrà effettivamente realizzato, ma ci sono i vincoli edilizi, il budget, ..., e bisogna accontentarsi del meglio possibile. Del resto, la creatività vera è saper ottenere il massimo nonostante i vincoli e le risorse limitate. Il risultato è un progetto all'avanguardia, fortemente innovativo, piacevole e "green", per dirla con un termine di moda. 

L'innovazione è a tutto tondo: innanzitutto il materiale è il legno, vivo, creato dalla terra, lavorato da mani sapienti per renderlo i nostri muri, i nostri solai, il nostro tetto. La casa deve essere viva, trasmettere gioia di vivere, calore e sicurezza. La parete in MHM è proprio questo: un muro massivo senza colle che garantisce, grazie alle sue prestazioni di isolamento termico e acustico, un altissimo confort abitativo. Il tetto verde (tetto giardino) continua l'idea di casa viva, contribuendo al benessere climatico interno ed esterno. 

Giugno 2024.

I muratori stanno ancora lavorando alle fondazioni. Il progetto è complesso: ci dobbiamo alzare molto di quota e l'edificio in pianta è piuttosto particolare, con angoli acuti non facili da armare. Ci siamo affidati a maestranze di prim'ordine e il lavoro procede correttamente. Vedere che tutte le misure tornano come da progetto è sempre una soddisfazione!

Tra qualche settimana arriverà in cantiere la squadra che monterà la struttura in legno e finalmente entreremo all'interno di quei muri che tanto abbiamo disegnato sulla carta. Per il momento mi diverto a passeggiare tra i cordoli su cui si appoggeranno le pareti, immaginando di entrare ora in soggiorno, ora in cucina, ora nello studio.

Luglio 2024.

È arrivata in cantiere la squadra che monta la struttura in legno e arrivano i camion che scaricano le pareti di legno e gli elementi strutturali. Il lavoro minuzioso ed estenuante in fase di progettazione dà ora i suoi frutti: tutto all’improvviso si svolge velocemente; è passata una sola settimana e la casa piccola è già tutta assemblata.

Si delineano i prospetti e i volumi: il risultato ci piace molto e visualizziamo, con la fantasia, come sarà vivere questi ambienti. La grande finestra che dà sul viale Matteucci e che crea un doppio volume all’interno, nella zona dove ci sarà la scala in arredo, ci rende soddisfatti del lavoro svolto.

Passiamo in cantiere di sera, al tramonto, e sostiamo in questa stanza, ammirando il solaio in PHE, che rimarrà a vista, mentre gustiamo il piacevolissimo profumo del legno.

Agosto 2024.

Il lavoro prosegue veloce in questo mese caldo e vediamo crescere rapidamente il fabbricato. Nell'abitazione principale abbiamo anche alcune travi in acciaio che lasceremo a vista. Le pareti del piano terra sono tutte montate e si procede col solaio e con le pareti del piano primo. 

Siamo soddisfatti del grande soggiorno, che è concretamente come lo avevamo immaginato,  progettato come open-space sulla cucina.

A dividere la zona pranzo dal salotto ci sarà una scala in arredo in acciaio e legno che sbarcherà al primo piano su una porzione di pavimento in vetro, pensata per portare luce dal lucernario posto in copertura fino al piano terra. 

Saliamo al piano primo, sul grande terrazzo, dove apprezziamo la vista sul verde del parco, sulla darsena, sulle case del centro. 

Dal balcone della seconda camera si vede il porto canale e la biblioteca: l'anno prossimo potremo vedere da qui la cuccagna!

Settembre 2024.

Settembre è il mese che dedichiamo alle impermeabilizzazioni, alle lavorazioni sul tetto e alla definizione di tutte le tracce e passaggi per gli impianti.

Le pareti sono già arrivate in cantiere con le tracce fatte in macchina, secondo la nostra progettazione, ma è molto facile fare eventuali nuove tracce anche in cantiere. 

Come progettisti, consigliamo sempre ai nostri clienti di definire il più possibile le cose in fase progettuale e non rimandare le scelte alle fasi di cantiere, ma non è sempre facile: c’è sempre qualche modifica dell’ultimo minuto e, per casa nostra, nella veste non solo di progettisti, ma anche di clienti, anche noi abbiamo fatto qualche modifica. Tranquilli, se ci chiederete delle modifiche all’ultimo, vi capiremo!!! Piccole, però, giusto qualche presa di corrente in più!